Italgas ha ufficializzato il nuovo piano strategico per il periodo 2025‑2031, denominato “Shaping a New Energy”, che prevede investimenti complessivi per 16,5 miliardi di euro, inclusa l’integrazione con 2i Rete Gas.
Il valore del piano rappresenta un aumento del 5,7% rispetto alla versione precedente e sale al 10,2% se si esclude l’effetto dell’acquisizione della rete gas.
Crescita nei nove mesi: ricavi, utili e investimenti in forte aumento
Nei primi nove mesi del 2025, Italgas ha registrato ricavi totali adjusted pari a 1.800,5 milioni di euro, con una crescita del 37,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’EBITDA adjusted ha toccato 1.368,9 milioni (+35,6%), mentre l’utile netto attribuibile al gruppo adjusted è salito a 494,9 milioni (+36,8 %). Gli investimenti tecnici realizzati raggiungono 773,3 milioni di euro.
Nuove stime e target al 2031
Grazie ai risultati positivi dei primi mesi, Italgas ha rivisto al rialzo le stime di fine anno: i ricavi adjusted sono attesi a circa 2,5 miliardi, l’EBITDA adjusted vicino a 1,87 miliardi e l’EBIT adjusted a circa 1,19 miliardi.
Il piano prevede anche la crescita dell’utile per azione (EPS) adjusted al 10 % annuo e un dividendo con incremento minimo del 5 % fino al 2028.
Ambiti di investimento: gas, idrico e digitalizzazione
Del piano, 14,2 miliardi sono destinati allo sviluppo, all’upgrade tecnologico e alla digitalizzazione delle reti gas in Italia e Grecia, incluse le reti acquisite con 2i Rete Gas. Altri 800 milioni saranno dedicati ai settori idrico ed efficienza energetica.
L’obiettivo dichiarato è la creazione di infrastrutture “smart”, capaci di gestire quote crescenti di gas rinnovabili, come biometano, idrogeno e metano sintetico.
Sfide e sinergie nel percorso di integrazione
Il piano strategico fa perno sull’integrazione con 2i Rete Gas, operazione completata in tempi rapidi: la fusione è avvenuta in soli 90 giorni, con l’obiettivo di generare sinergie industriali e operative. Il Gruppo stima 250 milioni di euro di benefici sull’EBITDA al 2031, derivanti soprattutto da razionalizzazione, digitalizzazione e miglioramento dei processi.
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