Ho avuto il piacere di co-organizzare e condurre, invitata dalla Presidente dell’Associazione Culturale Italo–Algerina “TIMGAD”, Antonietta Cotti Cometti, la cerimonia dell’evento “La notte dimenticata – 17 ottobre 1961”, a Brescia, dedicato a un episodio della Storia che rimane nella Memoria di tutte le comunità algerine nel mondo, come “giornata simbolo” della memoria collettiva algerina.
L’evento, rivolto alla cittadinanza, ai sostenitori della memoria storica e non solo alla comunità algerina, si è svolto a Brescia, presso il Centro MI.C.S., in via Milano, sabato 25 ottobre, per raccontare e ricordare la “notte dimenticata” di repressione a Parigi, del 17 Ottobre 1961, dove nella Senna, persero la vita centinaia di algerini, scesi in piazza per manifestare per la democrazia.
E’ importante condividere e raccontare i ricordi di momenti salienti e indimenticabili nella storia dei popoli, anche pensando a quello che rappresenta la conoscenza di culture diverse e nel loro incontro, per molti di noi che lavorano da anni nell’Inclusione e nella Comunicazione e per la loro giusta informazione. Ho avuto la fortuna di conoscere la storia dell’Algeria, attraverso le parole e le opere di personalità come il regista Gillo Pintecorvo, con il film La battaglia dei Algeri, e di realizzare mostre fotografiche e progetti di solidarietà con molte istituzioni, per il popolo Saharawi, ospite in territorio algerino e alla ricerca dell’autodeterminazione dal 1975, per cui credo che la condivisione della Storia, non sia mai abbastanza.

L’iniziativa, di Memoria, Cultura e Fratellanza, si è articolata in diversi momenti salienti: gli interventi degli ospiti, in primis quello di Miriam Zidi, Console dell’Algeria a Milano, che ha rivolto le sue sentite parole alla comunità presente, rafforzando il valore dell’unione e della condivisione, tra culture, tradizioni e storia; la proiezione del video messaggio dell’Ambasciatore d’Algeria in Italia, Khalifi Mohamed, con un discorso di profonda sensibilità, sottolineando l’importanza di mantenere vivo il ricordo e la solidarietà tra Algeria e Italia; la presentazione, per la prima volta in lingua italiana, di un filmato prodotto da Charaf Eddine Bouali, dedicato alla storia e alla memoria del popolo algerino; l’intervento di Melik Daghmouchi, che ha esposto il suo studio sulla più giovane vittima della repressione del 1961, Fatima Bedar, accompagnato da un video-testimonianza inedito del fratello della ragazza, con sottotitoli in italiano; la proiezione di sei testimonianze video recenti da Parigi, che hanno riportato la memoria viva e le emozioni di chi ancora oggi onora quelle vittime innocenti e il talk-dibattito finale, con le mie interviste: alla studiosa universitaria e attivista Zoulikha Rezki e all’Assessore del Comune di Brescia, Marco Finaroli, che ho invitato sul palco per portare il contributo dell’Amministrazione e soprattutto, per chiedere possibili collaborazioni di solidarietà e promozione sul territorio della condivisione d’intenti.
L’incontro ha offerto preziosi spunti di riflessione sui valori della libertà, dei diritti umani e della memoria storica e si è concluso con un grande rinfresco dolce e salato, momento conviviale di fratellanza e scambio tra le comunità algerina e italiana.
La Presidente dell’Associazione Timgad, nel suo intervento, ha rivolto i suoi ringraziamenti e ha espresso la sua grande emozione: “Grazie per la vostra presenza, a tutta la “diaspora” algerina presente, alle autorità algerine e italiane, alle associazioni che hanno collaborato e sostenuto l’iniziativa, alla giovane algerina universitaria Zoulikha Rezk, al Presidente dell’Unione Associazioni Algerini d’Italia, Farid Mansouri, all’Associazione Un bastone per l’Africa, con la presenza di Fatiha Bouchoucha di Bologna, al Presidente dell’Associazione Biladi, Morad, all’Associazione Prospettive di Milano; a Ketty che ha collaborato per l’organizzazione e che ha condotto l’evento, a tutti i volontari, in particolare a Hanine e Kaouter e alle famiglie che sono venute da lontano per assistere e condividere insieme questa giornata di memoria e unità. E’ stato un momento intenso, di storia, cultura e solidarietà, per non dimenticare.
Un ringraziamento va anche alla Télévision Algérienne – Canale Alger, al programma “Bonjour d’Alger” e alla giornalista Benour Fella, per la preziosa collaborazione con la diaspora algerina in Europa. L’impegno di tutti è per mantenere vivo il legame tra l’Algeria e i suoi cittadini all’estero è un ponte di cultura, memoria e fratellanza”.
Il mantenimento della Memoria Storica e sopratutto la condivisione dei racconti, non possono che avvicinare tutti i cittadini e le comunità che vivono in Italia, con il solo intento di vivere in democrazia e pace, non dimenticando le proprie radici e i Paesi d’origine, che portano i benefici di altre Culture, Tradizioni e bellezza nel mondo…
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