In occasione della prima Giornata del Ragù Napoletano, istituita dalla Regione Campania per la seconda domenica di novembre, lo chef e pizzaiolo Ciro Di Maio presenta a Brescia, nel suo locale San Ciro, una nuova pizza dedicata al ragù campano.
Un piatto che intreccia memoria, innovazione e identità gastronomica del Sud, celebrando le domeniche napoletane e le nonne custodi della ricetta.
Il profumo della tradizione
Il ragù che sobbolle per ore, il vapore che riempie la casa, il tavolo che diventa cuore della domenica: da questo immaginario nasce la pizza di Ciro Di Maio. «Il ragù non si prepara, si cresce», racconta lo chef. «Non è un semplice sugo: è una storia che si narra ogni domenica».
La pizza combina una base verace a lunga lievitazione, cotta in forno a legna, con un sugo di carne cucinato secondo la tradizione campana — braciole di manzo, tracchiulelle, cotiche e salsiccia — alleggerito dalla mozzarella fior di latte o provola affumicata.
Un filo d’olio DOP e qualche foglia di basilico completano il piatto, che diventa pizza, omaggio e manifesto d’amore per la propria terra.
Una ricorrenza ufficiale
La Giornata del Ragù Napoletano è stata approvata dal Consiglio Regionale della Campania con 34 voti favorevoli e una sola astensione, con l’obiettivo di celebrare un’identità culturale, non solo gastronomica, e ricordare il ruolo delle nonne come custodi della tradizione.
Ciro Di Maio: tra Brescia e Napoli
Nato a Frattamaggiore nel 1990, Ciro Di Maio ha iniziato giovanissimo la carriera nel mondo della ristorazione. Trasferitosi in Lombardia nel 2010, ha lavorato come pizzaiolo in una grande catena prima di rilevare la pizzeria San Ciro, oggi punto di riferimento della cucina napoletana a Brescia.
Il ristorante conta circa 15 collaboratori e offre un menù che spazia dalle pizze veraci ai piatti di alta cucina, utilizzando ingredienti selezionati: pomodorini del Piennolo, olio DOP, porchetta di Ariccia IGP, mozzarella e ricotta di bufala campana DOP.
La firma di Ciro resta la manualità: «Ogni pizza deve avere il suo carattere. Odio le pizze perfettamente rotonde», afferma.
Formazione e impegno sociale
Oltre alla cucina, Ciro è attivo in progetti formativi nel Rione Sanità di Napoli e nelle carceri lombarde, insegnando ai giovani e ai detenuti il mestiere del pizzaiolo. «L’impasto può cambiare le vite», sostiene.
Un omaggio che racconta una storia
«Questa pizza al ragù campano è la mia maniera di dire grazie alla terra da cui vengo», conclude Ciro Di Maio.
«È la voce delle nostre nonne, la domenica che inizia all’alba, il rumore lento del cucchiaio di legno. A Brescia ho trovato una seconda casa, ma il profumo del ragù mi riporta sempre a Frattamaggiore».
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