Una donna di nazionalità marocchina è stata aggredita alla metro Rondò di Sesto San Giovanni perché non indossava il velo islamico. In suo soccorso sono intervenuti attivisti della Lega presenti sul posto con un banchetto e la Polizia, che ha fermato una coppia di conoscenti che perseguitavano la donna da tempo.
Lo hanno fatto sapere dalla sezione di Sesto San Giovanni del Carroccio.
Dinamica dell’aggressione
Mentre attraversava il sottopasso della metropolitana a Sesto Rondò insieme alla sua bambina, la donna ha denunciato di essere stata aggredita prima verbalmente e poi fisicamente da una coppia di conoscenti di origine straniera.
La vittima ha riferito di essere stata pesantemente insultata perché non porta il velo islamico e di aver subito l’aggressione proprio per questi motivi. Ha inoltre segnalato di subire da tempo offese da queste persone perché abituata a vivere all’occidentale e a non portare il velo.
Intervento e denuncia
Gli attivisti della Lega presenti sul luogo con banchetto hanno subito aiutato la donna, che ha poi riferito l’episodio alla Polizia di Stato e presentato denuncia. La donna è attualmente in ospedale.
La posizione della Lega
In una nota, Nicoletta Pini, segretario cittadino della Lega, e Silvia Sardone, vice segretario federale, hanno dichiarato: «La Lega continuerà a battersi perché nelle nostre città prevalgano il rispetto, la sicurezza e la libertà di scelta, contro ogni forma di fanatismo».
Secondo il comunicato, si tratta di un episodio sconcertante e inaccettabile, ma purtroppo non nuovo, con cronache piene di casi simili in cui donne musulmane che scelgono di non portare il velo subiscono insulti, minacce o aggressioni.
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