La campagna antinfluenzale in Lombardia registra numeri record: in poco più di due settimane dall’avvio, lo scorso 13 ottobre, i farmacisti di comunità hanno somministrato oltre 215mila vaccinazioni antinfluenzali.
Un risultato che testimonia la fiducia dei cittadini nella rete delle farmacie e il ruolo sempre più centrale di questi presidi nella tutela della salute pubblica.
Un risultato che premia prossimità e fiducia
Secondo i dati diffusi da Regione Lombardia, al 28 ottobre le vaccinazioni complessive eseguite nelle farmacie lombarde sono state circa 270mila, includendo anche oltre 45mila dosi di vaccino anti-Covid e più di 8mila contro lo pneumococco.
Si tratta di un dato significativo che si inserisce nel quadro di oltre un milione di vaccinazioni antinfluenzali complessive effettuate sul territorio regionale.
Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine dei Farmacisti delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza e della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), ha sottolineato come questi risultati confermino «la fiducia dei cittadini nella professione e la capacità delle farmacie di prossimità di garantire un servizio capillare, efficace e sicuro».
Un modello di prevenzione diffuso e accessibile
La campagna vaccinale lombarda si distingue per l’ampiezza dell’offerta e l’attenzione alle fasce più vulnerabili. Nelle farmacie aderenti è infatti possibile ricevere gratuitamente il vaccino antinfluenzale (per i maggiorenni), quello anti-Covid (per gli over 12) e il vaccino antipneumococcico (per gli over 65), una novità estesa quest’anno a tutta la Regione dopo la sperimentazione positiva nelle ATS Brianza e Val Padana.
«Questi dati dimostrano quanto i cittadini si fidino dei farmacisti e quanto la prossimità e la capillarità dei nostri presidi siano determinanti per il successo delle campagne di prevenzione» ha dichiarato Mandelli. «Un plauso alla Regione per aver scelto di investire nella prevenzione e nella sanità di prossimità, valorizzando il ruolo dei farmacisti per rendere più semplice e immediato l’accesso alla vaccinazione, in particolare per le persone anziane e fragili. Un ringraziamento – ha aggiunto – va a tutti i colleghi per la professionalità e l’impegno con cui stanno affrontando la campagna, in sinergia con le istituzioni regionali e con gli altri professionisti sanitari, con l’obiettivo comune di aumentare le coperture vaccinali a beneficio della salute individuale e collettiva, e dell’efficienza del Servizio Sanitario Regionale».
La rete delle farmacie come presidio territoriale
Anche Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, ha evidenziato come la risposta dei cittadini confermi «l’importanza della farmacia come punto di riferimento quotidiano per la salute».
«Grazie anche alla capillarità della rete delle farmacie, la campagna vaccinale in Lombardia è partita decisamente col piede giusto» ha commentato Racca. «I cittadini ci stanno confermando la loro fiducia, scegliendo in gran numero di vaccinarsi nella propria farmacia di riferimento. Questo vale soprattutto per una categoria che ci sta particolarmente a cuore, gli anziani: oltre il 64% delle vaccinazioni antinfluenzali eseguite in farmacia ha riguardato persone con più di 60 anni. Chi ha maggiori difficoltà negli spostamenti trova nei nostri presidi quella sanità di prossimità sempre più indispensabile al buon funzionamento del Servizio Sanitario Regionale. Regione Lombardia – ha aggiunto – per prima in Italia ha deciso di affidare alle farmacie di comunità anche la vaccinazione antipneumococcica: i risultati raggiunti finora confermano il valore strategico di una simile scelta e il contributo prezioso che le croci verdi possono dare alle campagne regionali di prevenzione. È doveroso ringraziare tutti i colleghi che, con dedizione e professionalità, ogni giorno garantiscono la buona riuscita di queste iniziative e rendono possibile un modello di sanità territoriale sempre più vicino ai bisogni dei cittadini».
Un esempio di sanità territoriale efficiente
L’esperienza della campagna 2025 conferma il ruolo strategico dei farmacisti nel sistema sanitario regionale, capaci di coniugare professionalità, innovazione e vicinanza ai cittadini. La sinergia tra istituzioni, farmacisti e operatori sanitari rappresenta un modello virtuoso di collaborazione per garantire prevenzione, tutela e accesso equo alla salute su tutto il territorio lombardo.
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