martedì, Ottobre 14, 2025
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Milano, al via le “Giornate della Vista” di OneSight EssilorLuxottica

All’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo un mese di visite gratuite e sensibilizzazione sull’accesso universale alla cura della vista

In occasione della Giornata Mondiale della Vista, è stata presentata oggi a Milano la nuova edizione delle “Giornate della Vista” promosse dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ETS. L’iniziativa, giunta al quarto anno, offrirà per tutto il mese di ottobre visite oculistiche gratuite e occhiali correttivi a persone in condizioni di fragilità economica e sociale. L’ambulatorio è allestito nei locali dell’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo (sede operativa: via Copernico 7, Milano).

All’inaugurazione sono intervenuti — tra gli altri — Leonardo Maria Del Vecchio, presidente della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia; Anurag Hans, Head of Mission di EssilorLuxottica e presidente della OneSight EssilorLuxottica Foundation; Shelly Chadha, per l’Organizzazione Mondiale della Sanità; Marco Scotti, moderatore e direttore editoriale di Affaritaliani; Elena Lucchini, assessore Regione Lombardia alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità; Lamberto Bertolé, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano; Monsignor Bruno Marinoni, presidente Fondazione Sacra Famiglia; Don Sergio Didonè, presidente dell’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo. I ruoli dei principali relatori sono stati verificati con le rispettive fonti ufficiali.

Ha introdotto i lavori Marco Scotti, direttore editoriale di Affaritaliani, che ha sottolineato come, «La vista viene spesso data per scontata, ma più della metà della popolazione mondiale non ha accesso a cure oculistiche; in Italia parliamo di circa il 10% della popolazione. Ringraziamo Regione Lombardia e le istituzioni: la Fondazione OneSight trasforma la vista in giustizia sociale. La vista non deve essere un lusso ma un diritto per tutti».

Le tre parole dell’Oms: speranza, sfida, opportunità

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Shelly Chadha ha scelto tre concetti chiave: «La speranza — perché oggi possiamo offrire soluzioni per la vista accessibili e funzionali; la sfida — perché due persone su tre nel mondo non hanno accesso agli occhiali, anche in Paesi ad alto reddito, e problematiche come la miopia evolvono più rapidamente delle nostre tecnologie; l’opportunità — perché iniziative come SPECS2030 dell’OMS mirano a migliorare la copertura, la prevenzione, la formazione e la sensibilizzazione, coinvolgendo governi e stakeholder per raggiungere obiettivi concreti entro il 2030».

L’impegno globale di OneSight ed EssilorLuxottica

Anurag Hans, Head of Mission di EssilorLuxottica e presidente della OneSight EssilorLuxottica Foundation, ha ricordato il lavoro della fondazione: «Questa giornata ci ricorda la gioia di vedere, ma quella gioia non è universale. OneSight è la più grande fondazione al mondo impegnata contro la disabilità visiva; con i nostri progetti e partner abbiamo fornito soluzioni visive a decine di milioni di persone, anche in aree remote. Quando abbiamo conosciuto SPECS2030 abbiamo offerto il nostro supporto per unire forze con l’OMS nella battaglia contro i problemi della vista».

Il punto di vista della Fondazione OneSight in Italia

Leonardo Maria Del Vecchio, presidente della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, ha ribadito la portata del problema e la necessità di collaborazione: «Chi non ha accesso al diritto alla vista non è semplicemente un disabile: è una persona privata di un diritto fondamentale. Sono oltre 2,5 miliardi le persone che non indossano la correzione visiva di cui avrebbero bisogno. Abbiamo donato 100 milioni di occhiali con lenti nuove, costruite sulle esatte diottrie. Ma non possiamo farcela da soli: ci vogliono politiche pubbliche, associazioni e volontari».

Dalla politica: prevenzione e proposte legislative

In collegamento, Marta Schifone, deputata e componente della Commissione Affari Sociali della Camera, ha affermato: «Voglio condividere un impegno concreto. La vista è un valore prezioso: una buona visione significa sicurezza e qualità della vita. Troppe persone rinunciano ai controlli per ragioni economiche o per disinformazione. Ho depositato una mozione che chiede al Governo un piano nazionale di prevenzione: prendersi cura della vista è prendersi cura dell’intera comunità».

Massimo Nicolò, coordinatore del Comitato tecnico scientifico dell’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e cura delle malattie oculari, ha sottolineato il valore del gesto solidale: «Aiutare i fragili regalando una visita o un paio di occhiali è un atto sociale importante. Ringraziamo chi parteciperà alle Giornate della Vista e la Fondazione per l’impegno».

Regione Lombardia: prevenzione come strumento di equità

L’assessore regionale Elena Lucchini ha portato il saluto e il sostegno della Regione: «Complimenti alla Fondazione OneSight e a tutti coloro che dedicheranno il loro tempo. La prevenzione è uno strumento di equità: permette alle persone di avere autonomia e accesso alle cure. I numeri raggiunti dimostrano l’importanza della collaborazione tra istituzioni, volontari, professionisti e imprese».

Il Comune di Milano: interventi precoci e reti territoriali

L’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, ha richiamato l’urgenza di interventi precoci: «La vista è un diritto. Il nostro sistema sanitario ancora non lo garantisce pienamente a tutti. A Milano lavoriamo con una rete di circa 400 enti del Terzo settore in grado di intercettare bisogni e accompagnare le persone verso le opportunità: intervenire prima dei sei anni è fondamentale; per gli adulti in grave marginalità abbiamo svolto, in un mese, oltre 1.200 visite. Serve costruire alleanze territoriali per rendere questo servizio il più possibile universale».

Dati e priorità operative

Andrea Rendina, segretario generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, ha presentato alcuni dati: «In Italia il 10% della popolazione vive in povertà assoluta; il 45% delle persone in difficoltà non può sostituire gli occhiali e il 37% rinuncia alla visita oculistica. L’ambulatorio ottico itinerante che attraversa dieci città in dieci mesi porta il valore della Giornata Mondiale della Vista in tutto il Paese: finora oltre 9.000 visite e numeri che mostrano quanto sia urgente ampliare la rete di prevenzione».

La rete del Terzo settore e la presa in carico dei fragili

Monsignor Bruno Marinoni, presidente della Fondazione Sacra Famiglia, ha ricordato l’esperienza del settore sociale: «La nostra Fondazione, attiva da 130 anni, accompagna migliaia di persone fragili. La collaborazione con OneSight amplia la presa in carico e offre opportunità concrete di cura».

Don Sergio Didonè, presidente dell’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo, ha portato il saluto dell’Arcivescovo e la storia dell’ente: «Le grandi cose si fanno insieme. L’Opera è nata per impulso di don Luigi Casanova, che ha dedicato la sua vita alla cura degli ultimi: è nel suo spirito che oggi apriamo le porte a questa iniziativa e ringraziamo tutti i partner coinvolti».

Il punto di vista clinico e operativo

Il professor Paolo Nucci, professore ordinario di Oftalmologia all’Università degli Studi di Milano, ha richiamato l’importanza della prevenzione oculistica nelle diverse fasce d’età e del coordinamento tra servizi territoriali e ospedalieri.

La dottoressa Gisella Maestranzi, responsabile del reparto di degenza e dell’Unità Funzionale di Oftalmologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha concluso: «In queste giornate si fondono valore umano e competenza professionale. Durante la visita possiamo prescrivere il presidio ottico più adeguato e consegnarlo subito dopo; cerchiamo di creare percorsi prioritari per chi non avrebbe accesso a questi servizi. In una città come Milano il divario sociale cresce: iniziative come questa sono fondamentali per restituire il diritto alla vista a tutti».

L’ambulatorio oculistico presso l’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo sarà operativo per tutto il mese di ottobre, con oltre 60 visite giornaliere calendarizzate in collaborazione con le associazioni del territorio. L’iniziativa, come hanno ricordato i relatori, punta a trasformare la solidarietà in prevenzione e la prevenzione in diritto.

di Giacomo Del Borrello

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