La delegazione di parte pubblica ha sottoscritto il verbale di confronto sull’indennità per il personale dei Pronto Soccorso, ma tutto è stato congelato in attesa delle “determinazioni” dell’Assessore al Welfare.
L’indennità, prevista da norme statali per riconoscere il lavoro gravoso e l’alto livello di stress di chi opera nei reparti d’emergenza e in Areu, resta così ferma a causa di tensioni politiche interne alla maggioranza di centrodestra, con il sostegno – denunciano i sindacati – di sigle compiacenti che preferirebbero la sospensione al riconoscimento economico per migliaia di lavoratrici e lavoratori.
Il verbale conferma la piena validità dell’accordo
Fp Cgil e Uil Fpl Lombardia hanno ricevuto copia ufficiale digitale del verbale, che conferma la piena validità dell’intesa e, secondo le organizzazioni sindacali, svela un’ingerenza politica senza precedenti.
«È una vicenda gravissima – denunciano Fp Cgil e Uil Fpl Lombardia –: la politica smentisce la delegazione di parte pubblica dell’Assessorato al Welfare e mortifica il personale dei Pronto Soccorso. In più – evidenziano – chi rappresenta davvero le lavoratrici e i lavoratori non può gioire se un’indennità resta sospesa!».
Appello a Fontana e al Consiglio regionale
Le due sigle chiedono l’immediata applicazione del verbale e annunciano l’intenzione di portare la questione nelle Commissioni consiliari, in Consiglio regionale e fino al Presidente Attilio Fontana, per chiedere chiarezza e responsabilità.
«Chi ha deciso di bloccare questo diritto – concludono – se ne assuma la responsabilità pubblicamente. Facciamo appello a tutte le forze perché chiedano conto in ogni sede politica e pubblica di un atto che lede la contrattazione, umilia il lavoro e mina la credibilità dell’istituzione regionale. Serve trasparenza, correttezza e rispetto per chi ogni giorno garantisce il diritto alla salute nei Pronto Soccorso lombardi».