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Intelligenza artificiale: 10 lavori a rischio

Dalla cassiera all’analista di mercato, l’intelligenza artificiale sta trasformando il lavoro quotidiano

L’intelligenza artificiale non è più un concetto futuristico: sta già rivoluzionando il modo in cui le aziende operano, i clienti interagiscono con i brand e i dipendenti svolgono le proprie mansioni.

Dall’individuazione delle frodi ai chatbot online, l’IA è ormai integrata in quasi tutti i settori. Tuttavia, questa trasformazione porta con sé sfide importanti: alcune professioni diventano più efficienti, altre rischiano di scomparire.

Secondo una nuova analisi di LiveCareer, oltre 4.7 milioni di lavoratori italiani svolgono professioni altamente esposte al rischio di sostituzione da parte dell’IA, ma quali sono le categorie più a rischio?

Addetti all’inserimento dati

Il trasferimento di informazioni da un formato all’altro è perfetto per l’automazione. Sistemi di machine learning e riconoscimento ottico dei caratteri oggi estraggono dati da documenti, email o moduli web con grande precisione. Le aziende adottano flussi automatizzati che riducono errori e costi del lavoro, lasciando ancora alcune attività alla supervisione umana. Chi lavora in questo settore può orientarsi verso ruoli di analisi o gestione dati, rafforzando competenze in Excel, SQL o Python.

Operatori di telemarketing

Le chiamate a freddo seguono script prevedibili, facilmente automatizzabili con IA vocale. Sistemi automatici gestiscono migliaia di chiamate quotidiane, mentre gli operatori umani si concentrano sulle interazioni più complesse. Chi lavora in telemarketing può spostarsi verso marketing digitale, customer success o vendite strategiche, sfruttando sistemi CRM e strumenti di engagement sui social.

Rappresentanti del servizio clienti

Molte richieste standard (reset password, informazioni sugli ordini) sono perfette per chatbot e assistenti virtuali. L’IA gestisce gran parte di queste richieste velocemente, liberando gli operatori umani per le questioni più complesse. Il consiglio è puntare a ruoli più specializzati, come gestione relazioni clienti, supporto tecnico o formazione, sviluppando capacità di problem solving ed empatia.

Cassieri

Scansione articoli, calcolo e gestione dei pagamenti sono compiti ripetitivi, ormai automatizzati da casse automatiche, app di pagamento e sistemi di sorveglianza. Negozi come Amazon Go mostrano come il checkout possa diventare completamente invisibile. I cassieri possono spostarsi verso ruoli di gestione retail, logistica o implementazione di tecnologie innovative.

Correttori di bozze

Oggi l’IA individua errori grammaticali, di punteggiatura e incoerenze di tono, offrendo persino suggerimenti di scrittura. Scrittori e creatori di contenuti utilizzano strumenti di editing automatizzati per accelerare la revisione. Per restare rilevanti, i professionisti possono concentrarsi su content marketing, strategia dei contenuti, SEO e gestione creativa dei testi.

Paralegali e assistenti legali

Setacciare fascicoli, organizzare prove e ricercare sentenze sono attività ripetitive che l’IA può gestire rapidamente. Le piattaforme intelligenti supportano gli avvocati, liberando tempo per gli aspetti strategici e complessi. La transizione verso ruoli nella tecnologia legale o nella gestione di progetti può valorizzare l’esperienza legale combinandola con strumenti innovativi.

Contabili

La contabilità di routine (registrazione transazioni, aggiornamento registri, report finanziari) viene sempre più automatizzata. Software avanzati classificano spese, emettono fatture e forniscono consigli fiscali, spostando il lavoro umano verso supervisione e consulenza. Competenze in financial modelling, budgeting e data analysis diventano fondamentali per restare competitivi. Secondo il rapporto Censis-Confcooperative (2024), il contabile è tra le professioni più esposte al rischio di sostituzione da IA.

Lavoratori di fast food e ristoranti

Dalla raccolta degli ordini alla preparazione dei pasti semplici, molte attività sono ripetitive e automatizzabili. Cuochi robotici, assistenti drive-through basati su IA e sistemi di pulizia automatica stanno già ridisegnando il settore. Le opportunità restano nei ruoli creativi, manageriali o tecnologici, come sviluppo e gestione dei sistemi di IA applicati alla ristorazione.

Operai di magazzino

Prelievo, imballaggio e gestione dell’inventario possono essere automatizzati con robot guidati dall’IA, come avviene nei magazzini di Amazon e Alibaba. I lavoratori si concentrano sulla supervisione, manutenzione e gestione dei flussi logistici, diventando fondamentali per l’interazione tra persone e sistemi automatizzati.

Analisti di ricerche di mercato

La raccolta di dati, l’individuazione di tendenze e la preparazione di report sono compiti ripetitivi e ad alto contenuto di dati, ideali per l’automazione. L’IA gestisce l’analisi di base, mentre gli analisti si occupano di interpretazione, narrazione dei dati e strategie aziendali. Competenze in visualizzazione dei dati e strumenti come Power BI, Tableau o Python sono sempre più richieste.

Il futuro del lavoro tra rischio e opportunità

Secondo il McKinsey Global Institute (2023), le professioni più a rischio in Europa riguardano il supporto d’ufficio, il servizio clienti, la produzione e i servizi di ristorazione, con milioni di posti potenzialmente ridotti.

In Italia, il Government AI Readiness Index 2024 colloca il Paese al 25° posto nella preparazione all’IA. Il rapporto Censis-Confcooperative stima che circa 4,75 milioni di lavoratori italiani siano altamente esposti al rischio di sostituzione, soprattutto nelle professioni intellettuali con compiti ripetitivi.

Il Global AI and Jobs Index (2023) evidenzia che nei paesi ad alto reddito il 5,5% dei lavori è a rischio automazione completa, mentre il 13,4% potrebbe essere trasformato dal potenziamento tramite IA.

L’IA non elimina completamente i posti di lavoro: li trasforma, potenziando la produttività e aprendo nuove opportunità come addestratori di IA, esperti di etica e supervisori della qualità dei dati.

I lavori basati su creatività, empatia e pensiero strategico, come quelli dei terapeuti, dirigenti o operatori sanitari, rimarranno essenzialmente umani. Il futuro dipenderà dalla capacità di collaborare con la tecnologia, sviluppando adattabilità, intelligenza emotiva e desiderio di apprendere.


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