Isabel Pistore lavora in ambito sanitario ed è appassionata di lettura, musica, sport e cucina; dopo avere scritto un romanzo sentimentale-erotico sulla dipendenza affettiva decide di uscire con il suo secondo libro, “Le ali dell’imperfezione”, con la prefazione del critico letterario e giornalista Giuseppe Iannozzi; si tratta di ventisei racconti frizzanti che toccano i diversi argomenti dell’umanità, tra realismo sociale, approfondimenti psicologici e delicati sentimenti, che fotografano la vita e le sue molteplici sfumature.
Isabel ha dedicato anche un racconto a Madame SiSì, la prima drag queen imprenditrice d’Italia scomparsa nel Marzo del 2024 con uno sguardo al mondo dello spettacolo teatrale, intitolato “I Believe 1961” titolo di una sua canzone.
“Le ali dell’imperfezione” ci presenta situazioni complicate che talvolta contengono elementi fantastici o onirici, infatti l’autrice Isabel Pistore è consapevole che l’umanità non può fare a meno di sognare e nutrire ambizioni. Lei non nega che la nostra società accoglie tanti individui privi di scrupoli, e anche loro hanno delle necessità e per soddisfare il proprio ego non esitano a fare del male al prossimo. L’autrice fotografa l’umanità, scatta vere e proprie Polaroid tradotte in storie, che sempre, anche quando hanno un finale aperto o infelice, mantengono viva almeno una nota di colore, di speranza.
Questo libro è un lavoro complesso e allo stesso tempo immediato che ci fa scoprire la natura di tanti esseri umani. Ci troviamo di fronte a una raccolta di racconti intrisi di fantasia e temi sociali di preziosa importanza.