La Giunta di Regione Lombardia ha approvato il riparto 2025 dei canoni (riferiti all’anno 2024) spettanti a Città Metropolitana di Milano e Province per l’uso delle acque pubbliche, per un totale di 10.100.000 euro.
La proposta è stata presentata dall’assessore a Enti locali, Montagna e Utilizzo della risorsa idrica, Massimo Sertori.
Ripartizione dei fondi tra territori
«Ai territori – spiega l’assessore Sertori – trasferiamo, applicando la Legge regionale 10 del 29 giugno 2009, il 10% di quanto introitato nel 2024. La suddivisione rispecchia i criteri concordati con l’Unione Province lombarde (UPL) e soddisfa le intese tra Province, UPL e Città Metropolitana per l’esercizio delle funzioni regionali confermate».
Sostegno concreto a enti locali e cittadini
«Con questi fondi sosteniamo Province e Città Metropolitana nell’esercizio delle funzioni attribuite in materia di utilizzo delle acque pubbliche – aggiunge Sertori –. L’assegnazione segue un algoritmo di riparto condiviso tra territori e riguarda anche le piccole derivazioni».
Federalismo idrico in azione
Si tratta di un esempio di federalismo idrico che permette a Regione Lombardia di supportare le casse degli enti locali con risorse concrete, derivanti dall’articolo 1 della Legge regionale 22 del 28 dicembre 2011, che ha introdotto l’articolo 6 comma 3-quinques della Legge 9 del 29 giugno 2010.
Risorse reali per i servizi territoriali
«Regione Lombardia aiuta gli enti locali – conclude l’assessore Sertori – con risorse vere e utili, fondamentali per le esigenze operative e per garantire servizi che hanno importanti ricadute sui cittadini dei diversi territori lombardi».
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