In Lombardia, la quota di NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi formativi) si attesta all’8,9%, inferiore alla media nazionale del 15,2%. Tuttavia, il fenomeno resta una sfida sociale ed educativa urgente.
In occasione della tavola rotonda “Con i giovani, contro la violenza. Prevenire il disagio e difendere le relazioni per una Lombardia Zero NEET”, la Fondazione Asilo Mariuccia ha acceso i riflettori sulle fragilità delle nuove generazioni, sottolineando l’importanza di alleanze tra istituzioni, famiglie, scuole e mondo del lavoro.
Un allarme demografico e sociale
Negli ultimi vent’anni, l’Italia ha perso oltre 2,3 milioni di giovani tra i 25 e i 34 anni, la fascia più attiva in termini di lavoro e innovazione.
La riduzione del numero di giovani occupati e della popolazione under 15 rispetto agli over 65 accentua lo squilibrio generazionale, con un impatto diretto sulla forza lavoro e sulla sostenibilità sociale.
Secondo Eurostat, l’Italia è tra i Paesi con maggiore incidenza di NEET in Europa, seconda solo alla Romania, con una media nazionale del 15,2% contro l’11% dell’UE.
«La condizione dei NEET misura lo spreco di capitale umano e rappresenta uno dei segnali più preoccupanti della società italiana», commenta Alessandro Rosina, sociologo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Fondazione Asilo Mariuccia e l’impegno educativo
In risposta a questa emergenza, Fondazione Asilo Mariuccia, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e ALTIS Graduate School of Sustainable Management, ha promosso la tavola rotonda “Con i giovani, contro la violenza… per una Lombardia Zero NEET”, patrocinata da Regione Lombardia, Comune di Milano e UNEBA Lombardia.
«Restituiamo dignità, fiducia e autonomia lavorativa, partendo da ciò che spesso manca: il rispetto dell’identità di ciascuno», sottolinea Emanuela Baio, presidente della Fondazione.
Progetti concreti per inclusione e formazione
La Fondazione sviluppa progetti che offrono percorsi educativi e professionali:
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Coltivare Inclusione: formazione in florovivaismo per ragazzi italiani e stranieri con difficoltà scolastiche o sociali.
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IntegrAzione: laboratori di carpenteria navale sul Lago Maggiore per minori stranieri non accompagnati.
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Un Porto Nuovo: ristrutturazione del polo educativo di Porto Valtravaglia (Varese) con finanziamento di 3 milioni di euro da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il progetto prevede 2 nuove comunità, 5 laboratori di educazione al lavoro, polo sportivo e centro diurno, con capacità di accogliere fino a 90 giovani al giorno.
Collaborazioni strategiche e misurazione dell’impatto
Il partenariato con ALTIS mira a formare operatori del Terzo Settore e a sviluppare sistemi di misurazione dell’impatto, in particolare per il progetto di Porto Valtravaglia.
«Si tratta di modelli innovativi a sostegno dello sviluppo del Terzo Settore, con attenzione al valore sociale», evidenzia Matteo Pedrini, direttore di ALTIS.
L’importanza di un’azione corale
Il coinvolgimento di istituzioni, università e Terzo Settore è fondamentale per costruire una Lombardia “zero NEET”, dove i giovani possano trovare opportunità educative e lavorative concrete.
«La società deve rispondere con azioni che permettano ai giovani di essere protagonisti del loro futuro», conclude Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano.
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