La sottoscrizione del verbale di confronto regionale, avvenuta nella serata dell’11 dicembre, segna un passaggio concreto e immediatamente misurabile per il personale della sanità lombarda. Un risultato che, per FIALS Lombardia, conferma un approccio sindacale orientato ai fatti: dare piena attuazione agli impegni contrattuali.
Grazie all’applicazione del nuovo CCNL della Sanità Pubblica, vengono infatti sbloccati oltre 31 milioni di euro destinati alla rivalutazione dell’indennità di Pronto Soccorso per gli anni dal 2023 al 2026. Le risorse andranno a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori che operano stabilmente o temporaneamente nei Pronto Soccorso e nei servizi individuati dal verbale regionale.
Un riconoscimento atteso per chi lavora nei servizi più esposti
Il provvedimento assume particolare rilievo in un contesto segnato dall’aumento del costo della vita e da anni di progressivo impoverimento del comparto sanitario. Infermieri, operatori socio-sanitari, personale tecnico e amministrativo potranno finalmente contare su un riconoscimento economico concreto per il lavoro svolto quotidianamente in contesti complessi e ad alta pressione.
«Questo accordo dimostra che il contratto, quando viene applicato fino in fondo, produce risultati veri», dichiara Roberto Gentile, Segretario Regionale FIALS Lombardia. «Non è propaganda: sono risorse economiche che riconoscono il lavoro di chi garantisce ogni giorno un servizio essenziale alla collettività».
Il valore del CCNL come strumento di tutela reale
Per FIALS Lombardia, il risultato ottenuto evidenzia una differenza netta di metodo e di merito rispetto ad altre posizioni sindacali. L’organizzazione ha scelto di puntare con coerenza sull’attuazione del contratto come strumento di tutela concreta, non simbolica.
«Abbiamo perseguito questo obiettivo con determinazione, credendo nella forza del CCNL», prosegue Gentile. «È un primo passo che inizia finalmente a riconoscere il ruolo di chi opera nei servizi più esposti e complessi del sistema sanitario».
Una questione che riguarda anche il livello nazionale
Il tema assume anche una chiara valenza nazionale. Come sottolineato da Giuseppe Carbone, Segretario Nazionale FIALS, resta fondamentale completare rapidamente il percorso con la chiusura del CCNL della sanità privata, per evitare squilibri e criticità.
Situazioni emerse recentemente, come quelle del San Raffaele, mostrano infatti le fragilità di un sistema privo di regole contrattuali omogenee. Un vuoto che, secondo FIALS, non può essere lasciato senza governo.
I prossimi obiettivi
Ora l’attenzione si sposta sull’estensione dei percorsi di valorizzazione anche alle figure professionali che oggi non rientrano in questa misura. L’obiettivo dichiarato è garantire che ogni lavoratrice e ogni lavoratore del Sistema Sanitario Regionale veda riconosciuto il proprio contributo.
FIALS Lombardia continuerà a vigilare e a rivendicare risposte concrete per tutto il personale sanitario e socio-sanitario, affinché nessuno resti indietro.
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