Il Tribunale di Sondrio si conferma tra i più efficienti del Paese nella gestione delle procedure esecutive e dell’arretrato giudiziario. Secondo i dati del report annuale dell’Associazione T6 – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane, al 2024 l’ufficio conta soltanto 54 fascicoli aperti da oltre dieci anni, il numero più basso a livello nazionale.
L’analisi, dal titolo “Il funzionamento delle procedure esecutive: analisi e performance dei tribunali”, è stata realizzata dal professor Federico Cecconi, docente Cnr e coordinatore del Comitato scientifico dell’Associazione T6, e dall’avvocata Laura Pelucchi, partner di La Scala Società tra Avvocati e referente della commissione esecuzioni immobiliari dell’associazione. Lo studio misura l’efficienza dei tribunali italiani attraverso indicatori di arretrato, capacità di smaltimento e durata media dei procedimenti.
A Sondrio solo 54 fascicoli oltre i dieci anni
Nel panorama nazionale, dove circa il 60% delle procedure presenta un’anzianità superiore ai cinque anni e il 26% supera i dieci, il dato sondriese spicca per rapidità e capacità di gestione. Nella graduatoria relativa ai fascicoli ultradecennali, Sondrio condivide la prima posizione con Trieste (54 fascicoli), seguita da Rovereto (56), Bolzano (61) e Vasto (62).
Nord Est più efficiente, Sud in ritardo
Dal punto di vista territoriale, lo studio evidenzia come i tribunali del Nord Est si distinguano per una maggiore efficienza, con un arretrato inferiore alla media nazionale: il 59% dei fascicoli oltre cinque anni e il 22% oltre dieci. Più critiche invece le situazioni nel Mezzogiorno e nelle Isole, dove la quota dei procedimenti pendenti da più di dieci anni raggiunge in alcuni casi il 30%.
Verso un modello di buone pratiche
Secondo l’Associazione T6, la riduzione dei fascicoli più datati e l’efficienza mostrata da alcuni uffici, come quello di Sondrio, rappresentano un segnale incoraggiante e un punto di riferimento per il sistema giudiziario. La valorizzazione delle esperienze più virtuose – si legge nel report – può contribuire a diffondere buone pratiche organizzative e a definire interventi mirati per rendere le procedure esecutive più rapide ed efficaci su tutto il territorio nazionale.
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