Il sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca è intervenuto oggi in Commissione Territorio del Consiglio regionale della Lombardia per ribadire la contrarietà dei Comuni interessati al pedaggiamento della Tratta B2 di Pedemontana, che insiste sull’asse della Milano–Meda.
L’audizione in Commissione Territorio
«Questa mattina – dichiara il sindaco Bocca – ho partecipato, insieme agli altri sindaci dei Comuni interessati dalla Tratta B2 di Pedemontana e della Provincia di Como, all’audizione in Commissione Territorio nella sede del Consiglio regionale della Lombardia».
Al centro dell’incontro, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi, dei presidenti delle Province di Como e Monza e Brianza e dei sindaci del territorio, il tema del pedaggio previsto sulla nuova tratta autostradale.
La richiesta di gratuità per i pendolari
Nel suo intervento, Bocca ha ribadito la richiesta di gratuità della tratta per i migliaia di pendolari che ogni giorno percorrono la Milano–Meda. «Ho ribadito la richiesta della gratuità per le migliaia di pendolari che quotidianamente utilizzano la Milano–Meda e che, al completamento della nuova autostrada, rischiano di dover pagare il pedaggio», ha sottolineato.
Secondo il primo cittadino, i territori attraversati dalla Tratta B2 stanno già sostenendo un prezzo elevato. «I cittadini di Cesano Maderno, al pari di quelli dei Comuni che si affacciano sulla Tratta B2 da Lentate a Bovisio, stanno già pagando e pagheranno un costo molto alto in termini di vivibilità, soprattutto nei prossimi quattro anni con l’avvio delle cantierizzazioni».
Impatto sulla viabilità locale
Per Bocca, il pedaggiamento rappresenta un doppio problema, economico e infrastrutturale. «Ritengo che il pedaggio sia un costo economico ingiusto e irragionevole e che, oltretutto, si rifletterà negativamente sulla viabilità secondaria dei nostri Comuni», ha spiegato.
Il timore è che, per evitare il pagamento, molti automobilisti scelgano le strade interne. «Gli utenti finiranno per intasare ulteriormente la circolazione locale, già oggi fortemente sotto pressione. È una situazione non sostenibile, che neppure le opere di compensazione viabilistica previste riusciranno a mitigare».
Un impegno portato avanti nel tempo
La posizione del Comune di Cesano Maderno non è nuova. «Già il 9 luglio 2024 il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno per chiedere di non applicare il pedaggiamento», ricorda Bocca. «In questi mesi, anche come coordinatore dei sindaci della Tratta B2, abbiamo continuato a portare avanti questa istanza».
L’appello alla Regione
Il sindaco conclude con un appello diretto alla Regione Lombardia. «Ci aspettiamo dall’assessore Claudia Terzi, che ha dimostrato sensibilità sul tema delle compensazioni destinando risorse importanti, un’attenzione concreta anche al problema del pedaggiamento della Tratta B2», afferma. «Il rischio è quello di penalizzare ulteriormente i cittadini e di ingolfare la viabilità secondaria, soffocando i nostri Comuni».
Un messaggio chiaro, che rilancia il confronto istituzionale su un’infrastruttura considerata strategica, ma che – secondo i sindaci del territorio – non può scaricare i suoi costi quotidiani sui pendolari e sulle comunità locali.
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