L’Albert School, la prima Data, Business & AI School in Europa, ha ospitato la prima edizione di HReboot, un “Real Talk” dedicato al futuro del lavoro. L’evento ha riunito manager, imprenditori, giovani talenti, creator, atleti e rappresentanti delle istituzioni per creare uno spazio di confronto autentico tra generazioni.
L’iniziativa, progettata da Alessandro Castelli, HR advisor e business-mental coach, Giacomo Marchiori, CEO di Talentware, e Floriano Bollettini, presidente di Albert School Italia, ha puntato a mettere al centro le persone, superando le barriere tra seniority e ruoli.
Cultura aziendale in evoluzione
Secondo il sondaggio live realizzato durante l’evento, il 65% dei partecipanti ritiene che la cultura aziendale italiana sia “in evoluzione ma con molta strada da fare”. L’analisi evidenzia la necessità di un modello più umano, basato sulla fiducia e sulla trasparenza. La maggior parte dei manager ammette di non avere ancora tutti gli strumenti per affrontare la trasformazione, mentre il 62% dei partecipanti vede l’intelligenza artificiale come un potenziatore umano, capace di amplificare le competenze e liberare tempo per attività creative e decisionali.
Gen Z: carriera “a rete” e senso del lavoro
I giovani nati nell’era digitale, protagonisti del cambiamento, privilegiano percorsi di carriera flessibili e significativi rispetto alla scalata gerarchica. Per il 54%, la retention passa da percorsi di sviluppo personalizzati, mentre il 42% considera la leadership autentica la leva fondamentale per far evolvere le organizzazioni. “L’adattabilità è la vera competenza del futuro”, ha sottolineato Giacomo Marchiori. “Le aziende che combinano evoluzione culturale e competenze tecniche diventano organismi vivi, capaci di crescere insieme alle persone.”
Tecnologia come ponte, non come barriera
L’evento ha mostrato come l’IA e gli strumenti digitali possano diventare alleati nella gestione delle attività aziendali. Le aziende che integrano tecnologia e approccio human-centered creano ecosistemi più intelligenti, inclusivi e sostenibili. “Il futuro del lavoro non è una sfida tra umanità e tecnologia, ma un dialogo tra le due”, ha commentato Alessandro Castelli.
Leadership autentica e valori dello sport
La dimensione dello sport è stata citata come modello di leadership: il 62% dei partecipanti ritiene che fiducia, disciplina e lavoro di squadra siano fondamentali anche in azienda. Sofia Brunati, atleta paralimpica e business analyst, ha sottolineato come performance e coesione vadano di pari passo.
Cinque trend chiave per il futuro del lavoro
-
Dialogo tra generazioni: lo scambio tra manager e giovani talenti accelera la maturità collettiva, creando un laboratorio di innovazione reciproca.
-
Tecnologia come alleata: IA e strumenti digitali amplificano le capacità umane e permettono di liberare tempo per attività creative e decisionali.
-
Gen Z orientata al senso: fiducia, crescita personale e impatto concreto sono criteri chiave nella scelta del lavoro.
-
Leadership autentica: empatia, ascolto e trasparenza guidano i team nel cambiamento continuo.
-
Cultura in trasformazione: integrazione di nuove competenze, soft skill e attenzione al benessere delle persone per costruire organizzazioni resilienti e sostenibili.
Dal confronto alla relazione
HReboot si è concluso con la Wine & Coffee Experience, momento di networking che ha trasformato la riflessione in relazione concreta. Professionisti e giovani hanno condiviso esperienze, consolidando l’idea che innovazione, fiducia e collaborazione intergenerazionale siano i pilastri su cui costruire il lavoro del futuro.
Scopri di più da Gazzetta della Lombardia
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.







