Sabato 22 novembre ricorre l’84° anniversario della morte di Don Giuseppe Gervasini, il sacerdote e taumaturgo lombardo noto come El Pret de Retenà (o Ratanà), figura centrale della tradizione popolare brianzola e straordinariamente legata anche alla storia di Cassina De’ Pecchi.
Per celebrare questa ricorrenza, il Comitato Cassina 150, la Cooperativa La Speranza e la Pro Loco Cassina–Sant’Agata promuovono un appuntamento culturale aperto alla cittadinanza: domenica 23 novembre 2025, alle ore 16.00, presso i locali della Cooperativa (Via Roma 81 – Sala A. Pedercini), con ingresso libero, verrà proiettato il film “Stregone di Città”, l’unica opera cinematografica dedicata alla vita di Gervasini.
Al termine dell’iniziativa sarà inoltre possibile acquistare il volume “El pret de Ratanà – La vera storia di Don Giuseppe Gervasini”, edito da Edizioni Meravigli.
Per Cassina De’ Pecchi si tratta della seconda proiezione ufficiale del film: la prima, lo scorso 10 maggio, aveva registrato un’ampia partecipazione presso l’ex Chiesetta dell’Assunta.
La presentazione del film e del libro sarà curata da Francesco Cau, presidente del Comitato Cassina 150, che ripercorrerà la biografia del sacerdote e il suo radicato legame con il territorio.
Una figura storica tra fede, leggenda e comunità
Don Giuseppe Gervasini (1867–1941) fu sacerdote, taumaturgo e guaritore, celebre in tutta la Lombardia per la sua fama di uomo dotato di capacità straordinarie.
Dopo gli anni a Retenate (1897–1901), segnati da episodi complessi e da una crescente notorietà, visse a lungo a Cassina De’ Pecchi, soprattutto tra il 1901 e la metà degli anni Venti, prima del trasferimento definitivo nel quartiere Baggio a Milano.
A Cassina il fulcro della sua attività era la Chiesetta dell’Assunta, dove celebrava la messa e accoglieva chi cercava conforto o guarigione. Diverse testimonianze – tra cui quelle raccolte dall’architetto Emilio Dossena durante i lavori di restauro – confermano la sua presenza stabile in una corte vicina alla cappella e il rapporto diretto con la comunità.
La memoria popolare conserva inoltre il celebre episodio del “miracolo del tram” avvenuto in Via Roma, quando – secondo i racconti dell’epoca – il tram per Milano ripartì soltanto con il suo arrivo e dopo un suo cenno al macchinista, alimentando la sua aura carismatica.
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