Cremona si conferma il capoluogo italiano con la tariffa rifiuti più bassa. A dirlo è il Dossier Rifiuti 2025 di Cittadinanzattiva, che analizza l’intero sistema nazionale di gestione dei rifiuti urbani, mettendo a confronto modelli di raccolta, tariffe, performance ambientali e comportamenti dei cittadini.
Nel 2025 la spesa media nazionale per il servizio rifiuti è pari a 340 euro annui (+3,3% rispetto al 2024). Il rapporto evidenzia ancora una volta forti differenze territoriali: 290 euro di media al Nord, 364 al Centro, 385 al Sud.
Cremona prima in Italia: 196 euro l’anno
Nella classifica dei capoluoghi più economici, Cremona conquista il primo posto con 196 euro all’anno, seguita da Udine e Trento (199 euro). Un risultato ottenuto grazie a un servizio efficiente e all’adozione della tariffazione puntuale (TARIP), che premia chi produce meno rifiuto indifferenziato.
Il contrasto con le città più care è netto: in fondo alla classifica ci sono Catania, Napoli, Brindisi e Andria, tutte sopra i 400 euro annui.
TARIP: un sistema più equo e più sostenibile
La TARIP calcola la tariffa non più solo sulla base dei metri quadrati dell’abitazione o del numero dei componenti familiari, ma anche – e soprattutto – sulla quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente prodotta.
Nei Comuni che applicano questo sistema, la produzione di secco residuo è calata del 18% in tre anni. Anche a Cremona i dati confermano l’efficacia del metodo.
I numeri di Aprica: indifferenziato -11% e migliori conferimenti
Le ultime analisi del gestore Aprica registrano una riduzione dell’11% dei rifiuti indifferenziati rispetto alla precedente rilevazione. Segnali positivi anche sull’organico e sui conferimenti delle attività commerciali, dove – grazie a una raccolta del cartone dedicata e a un’attività costante di informazione – la qualità dei materiali è in netto miglioramento.
L’assessora Pasquali: «Risultato frutto di lavoro di squadra e cittadini virtuosi»
«È sicuramente una grande soddisfazione sapere che il lavoro svolto per diminuire e contenere gli aumenti previsti per legge ha consentito di ottenere un grande risultato per i nostri cittadini» dichiara l’assessora all’Ambiente Simona Pasquali, che aggiunge: «Siamo riusciti, attraverso il recupero dell’evasione e grazie all’ottimizzazione del servizio, ad avere la TARI più bassa. Un lavoro di squadra tra Comune, gestore e cittadini che fanno correttamente la differenziata. Un percorso virtuoso che permetterà alla nostra città di superare l’80% di raccolta differenziata».
Scopri di più da Gazzetta della Lombardia
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.







