Si è conclusa da qualche settimana la vendemmia 2025 in Valtellina: quella di quest’anno, si preannuncia come una stagione vinicola promettente grazie a uve di ottima qualità e a condizioni climatiche favorevoli.
Andamento climatico e raccolta
L’andamento climatico ha favorito un risveglio vegetativo regolare della vite, nonostante alcune nevicate tardive in quota e periodi di pioggia e freddo che hanno interessato i nuovi germogli.
«Con il mese di giugno si sono registrate temperature insolite per il periodo e un andamento del meteo piuttosto irregolare e altalenante. A luglio il clima è stato più freddo e piovoso, per poi proseguire ad agosto con condizioni nella media stagionale e precipitazioni contenute» spiegano gli esperti locali.
L’invaiatura è iniziata in anticipo, con raccolta a partire dalla metà di settembre per i grappoli destinati allo Sforzato di Valtellina Docg, caratterizzati da livelli di zucchero ideali e un corredo polifenolico eccellente.
Il Rosso di Valtellina DOC e il Valtellina Superiore DOCG sono stati raccolti dalla fine di settembre, con sospensioni dovute a precipitazioni, per concludersi a ottobre tra giornate calde e soleggiate e notti fredde, che hanno contribuito a un marcato contrasto termico benefico per la qualità del prodotto.
Qualità delle uve e previsioni per i vini
«Il meteo di quest’anno ha sicuramente contribuito in modo positivo a portare in cantina un’uva di qualità – afferma Andrea Gandossini, Direttore del Consorzio –. Qui in Valtellina la vendemmia è interamente manuale, permettendo un’accurata selezione dei grappoli e valorizzando al meglio il prodotto delle nostre denominazioni. Quest’anno la resa per ettaro è stata inferiore del 15% rispetto alle medie degli scorsi anni».
Dai primi assaggi, Gandossini prevede un Nebbiolo dal rosso intenso, tannini vibranti e una nota acida ben presente, fondamentale per ammorbidire i toni appena terminata la malolattica. «Grazie a questa maturazione “estrema’” frutto di un clima altrettanto “estremo”, per il 2025 si avranno prodotti con tenori alcolici medi di circa 13 gradi, acidità naturali fresche e vive».
Per lo Sforzato, aggiunge Gandossini, «ci troviamo di fronte a una delle annate migliori degli ultimi anni, con un appassimento che si sta svolgendo in condizioni ideali grazie ai venti freddi e secchi delle Alpi».
Commento del Presidente del Consorzio
«Nonostante la complessità di questa vendemmia, grazie alla forza del terroir e alla dedizione dei produttori, la Valtellina è riuscita a confermare ancora una volta la sua straordinaria identità vitivinicola, trasformando una stagione difficile in un’opportunità per valorizzare al meglio le caratteristiche uniche di questa area di montagna» conclude Mamete Prevostini, Presidente del Consorzio.
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