Nel 2024 l’economia nei territori di Milano, Monza Brianza e Lodi registra un tasso di crescita del + 0,7% (+ 1,5 miliardi) trainato dal comparto dei servizi, sempre più tecnologici.
Milano si conferma terreno fertile per la nascita di nuove imprese (+7.795): in tutta la macroarea il saldo tra nuove iscrizioni (31.549) e cancellazioni (23.121) dell’anno 2024 è di 8.428 imprese in più, corrispondente a una crescita del 1,78%, in rallentamento, però, se paragonato all’anno precedente. Negli ultimi anni, si è registrato un contributo sempre più significativo delle imprese straniere a questo trend. Nella macroarea la quota di imprese a controllo o proprietà di persone nate all’estero è, infatti, superiore alla media nazionale (11% al 31 marzo 2025): a Milano (17%), Monza-Brianza (13,2%) e Lodi (15,6%).
Dati positivi anche sul fronte dell’occupazione: nel 2024 a Milano, Monza Brianza e Lodi gli occupati crescono del 1,2%, raggiungendo oltre 2 milioni, pari al 44,9% del totale in Lombardia e all’8,5% dei lavoratori in Italia. Andamenti discordanti per quanto riguarda la disoccupazione, con le province di Milano e Monza Brianza che hanno visto allargarsi la platea delle persone in cerca di lavoro (rispettivamente del +0,7% e +13,8%); Lodi al contrario si è distinta per un calo molto deciso dei disoccupati (-39%).
“L’economia dei nostri territori si mantiene in terreno positivo e cresce, anche se moderatamente, rispetto allo scorso anno. In particolare, il commercio estero, nonostante le tensioni internazionali, registra un aumento del 2,5%”, ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. “Anche le start up innovative, dopo un 2024 in rallentamento, hanno ripreso a crescere confermando la forza dinamica del nostro sistema imprenditoriale. In questo contesto la Camera di commercio ha intensificato le iniziative a sostegno dell’innovazione delle imprese nel quadro di progetti legati alla sostenibilità, ai giovani talenti e all’integrazione”.
Il Rapporto 2025 fa luce anche sull’evoluzione dei sistemi economici di Milano, Monza Brianza e Lodi nell’ultimo quarto di secolo (2000 – 2024), restituendo l’immagine di uno scenario imprenditoriale solido, che ha visto crescere la propria competitività, grazie ad asset quali lo spirito resiliente delle imprese, l’eccellenza della produzione e l’ecosistema dell’innovazione, fatto di comparti ad alto tasso di sviluppo tecnologico e di capitale umano qualificato, oltre alla forte apertura e attrattività internazionale. Una crescita che ha saputo tenere fronte a grandi criticità globali, quali la crisi dei mutui subprime (2007 – 2009), dei debiti sovrani dei Paesi europei (2011 – 2012) e il Coronavirus (2020).
Nella seconda parte del Rapporto, intitolata “Innovazione e sostenibilità, il cambiamento necessario”, si analizza la doppia transizione digitale ed ecologica che sta interessando le imprese dei tre territori. Milano si distingue per uno sviluppo accentuato dell’ecosistema dell’innovazione, grazie a una collaborazione virtuosa tra eccellenze accademiche, supporto istituzionale e capacità produttiva. Il capoluogo meneghino risulta, inoltre, particolarmente attrattivo per le multinazionali, motori della spinta tecnologica e sostenibile anche a livello nazionale. In particolare, il Rapporto presenta un focus sulla logistica green, pilastro imprescindibile della crescita economica sostenibile: le aziende che operano nella cosiddetta “Regione Logistica Milanese” (RLM) sono tra le più attive nell’implementazione di strategie green, con una particolare attenzione alla misurazione dei risultati tramite indicatori di performance ambientale. Anche i magazzini contribuiscono all’impatto ambientale generato dal settore della logistica e nella zona milanese degli oltre 1.400 magazzini, il 28% sono dotati di impianti fotovoltaici.