È stato inaugurato oggi il nuovo Ospedale di Comunità di Luino (VA), realizzato da ASST Sette Laghi nell’ambito del Piano di sviluppo dell’assistenza territoriale di Regione Lombardia.
La struttura rientra nel percorso di potenziamento dei servizi sociosanitari di prossimità. Al taglio del nastro erano presenti l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, i vertici aziendali e rappresentanti istituzionali del territorio.
Struttura rinnovata e 16 posti letto a bassa intensità
L’Ospedale di Comunità si trova al quinto piano dell’Ospedale di Luino. È stato completamente ristrutturato grazie a un investimento di 2,38 milioni di euro, finanziati interamente con fondi PNRR.
Dispone di 16 posti letto e garantisce assistenza a bassa intensità clinica, attiva 24 ore su 24 per tutto l’anno. Accoglie pazienti fragili o cronici in condizioni clinicamente stabili.
Un presidio intermedio tra domicilio e ospedale
Il nuovo reparto svolge una funzione intermedia tra il domicilio e l’ospedale per acuti. Offre stabilizzazione post-dimissione, recupero funzionale, gestione dei percorsi riabilitativi e supporto ai caregiver.
La presa in carico è multidisciplinare: medici, infermieri, fisioterapisti e assistenti sociali operano in raccordo con la Centrale Operativa Territoriale (COT) e con i Medici di Medicina Generale.
Un tassello del modello territoriale previsto dal DM 77/2022
L’attivazione dell’Ospedale di Comunità di Luino è parte dell’applicazione del DM 77/2022, che prevede un presidio di questo tipo ogni 100.000 abitanti. La struttura è frutto anche della coprogettazione con la Fondazione Monsignor Comi, che mette a disposizione un’équipe medica dedicata.
Le dichiarazioni dell’assessore Bertolaso
L’assessore regionale al Welfare ha sottolineato il valore del nuovo presidio:
«L’Ospedale di Comunità di Luino rappresenta un passo concreto verso una sanità territoriale più vicina ai cittadini. Non si tratta solo di aprire una nuova struttura, ma di far funzionare davvero una rete integrata che coinvolge Medici di Medicina Generale, Case di Comunità, Ospedali di Comunità e presidi territoriali. Tutti devono lavorare insieme, senza interruzioni tra un livello e l’altro, perché è così che si garantisce continuità e qualità dell’assistenza. Al centro di questo modello c’è soprattutto il fattore umano».
Bertolaso ha poi aggiunto: «Nelle strutture di Luino opera personale sanitario molto motivato: medici e infermieri che arrivano anche da altre regioni italiane e che hanno scelto di trasferirsi qui nonostante la forte concorrenza della vicina Svizzera. La presenza di figure specialistiche come gli oculisti e gli anestesisti, e all’interno equipe competenti per la Chirurgia, Medicina, Radiologia e Pronto Soccorso, dimostra che il progetto di medicina integrata sta funzionando e che i professionisti credono davvero in questa realtà».
ASST Sette Laghi: un modello integrato per i pazienti fragili
Il Direttore Generale, Mauro Moreno, ha evidenziato il valore del nuovo presidio:
«Diamo concreta attuazione a un nuovo modello di assistenza sanitaria territoriale capace di rispondere in modo efficace ai bisogni dei pazienti più fragili e cronici, in stretta integrazione con le cure domiciliari e la rete ospedaliera».
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