Lo scorso anno il 25,4% degli italiani ha dichiarato di aver fatto “drop-out”, ovvero ha lasciato una disciplina sportiva in un certo momento della loro vita. Tra le cause principali ci sono gli impegni familiari e lavorativi, lo studio, la perdita d’interesse o, secondo gli esperti, la mancanza di strutture adeguate.
In risposta a questo fenomeno, Vero Volley ha presentato in estate il progetto di filiera dello sport a Regione Lombardia, approvato il 30 ottobre 2025. L’iniziativa, insieme ai dati sulle principali tematiche giovanili e adolescenziali, attività di impatto sociale e sostenibilità economica, è stata illustrata al Vero Volley Next, evento svoltosi il 6 novembre presso Duomo Space Milano, con la partecipazione di addetti ai lavori e importanti figure istituzionali, tra cui l’Assessore allo Sport, Turismo e Politiche giovanili del Comune di Milano.
«L’unione permette sostenibilità, confronto ed innovazione. L’obiettivo è quello di generare valore e favorire sinergie tra le diverse organizzazioni, puntando a massimizzare il ritorno sociale» ha dichiarato Alessandra Marzari, Presidente di Vero Volley.
Il legame tra corpo e mente e i dati ISTAT
«Mens sana in corpore sano», dicevano i latini, esprimendo il legame tra corpo e mente e l’importanza dell’attività fisica per il benessere generale. Oggi, però, questo equilibrio non è più una priorità per molti. Secondo ISTAT, lo scorso anno il 25,4% della popolazione italiana (circa 14,6 milioni di persone dai 3 anni in su) ha interrotto l’attività fisica continuativa in un certo momento della vita.
Il fenomeno emerge già in età giovanile: oltre 1,5 milioni di giovani tra i 10 e i 24 anni hanno smesso di praticare sport. L’abbandono riguarda soprattutto le ragazze (21,6%) rispetto ai ragazzi (15,1%), con età media di interruzione di 14 anni per le prime e 15 per i secondi. Le motivazioni spaziano dalla mancanza di tempo alla perdita d’interesse, dallo studio alla pigrizia, passando per l’assenza di strutture adeguate.
Il rapporto Coni 2024 evidenzia che l’Italia registra, rispetto a Germania, Francia e Spagna, livelli di pratica sportiva tra i più bassi in Europa, sia in termini di “super-sportivi” sia di sedentari.
Vero Volley e la filiera dello sport
Per contrastare questa tendenza, Vero Volley ha costituito e farà da capofila alla “filiera dello sport”, primo caso del genere in Italia, recentemente approvata da Regione Lombardia. Il progetto è stato presentato al Vero Volley Next del 6 novembre, durante il quale sono stati trattati temi come sostenibilità economica, nuovi modelli di revenue e impatto sociale dello sport, con interventi di istituzioni e partner.
Gli interventi principali: Alessandra Marzari sulla fotografia delle nuove generazioni e la visione internazionale di Vero Volley; Gianpaolo Martire, Direttore Marketing, su impatto e sostenibilità economica; Martina Riva, Assessore allo Sport, Turismo e Politiche giovanili del Comune di Milano, sull’importanza della palestra di prossimità; Filippo Giordano (Università SDA Bocconi) su Social ROI e Social Bond; Andrea Boaretto (Politecnico di Milano) su prevenzione e stili di vita; Ada Rosa Balzan (ARB S.B.p.A) su Social ROI e ESG; Fabio Pugini e Gianpaolo Martire su posizionamento e nuove redditività nello sport.
«Secondo i dati Coni, se tra calcio e pallavolo il rapporto per numero di tesserati è di circa 3 a 1, quello del fatturato è enormemente più sbilanciato, talvolta oltre 50 a 1 – spiega Martire – Noi disperdiamo un valore importante: quasi un milione di ragazzi che ogni anno si iscrivono ai corsi, giocano per 15 anni e poi smettono. Una delle ragioni principali è l’assenza di impianti di prossimità. Partecipando a un bando come filiera, anziché come singola realtà, potremmo rendere più efficiente il progetto di ristrutturazione di una palestra scolastica. Questo modello genera valore sociale, rendendo la pratica sportiva più sostenibile e accessibile. La filiera mira a generare impatto, sostenibilità, confronto ed innovazione, massimizzando il Social ROI»
La filiera come rete di crescita
La filiera diventa così una rete di società che cooperano tra loro. Le realtà coinvolte potranno accedere a bandi dedicati a progetti di innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità e coesione sociale.
«La filiera è rete viva in cui collaborazione e fiducia diventano i veri motori dello sviluppo. Entrare in questo progetto significa contribuire a generare valore per il territorio: solo unendo idee, risorse e visioni potremo costruire un’economia più innovativa, solida e capace di guardare lontano» aggiunge Alessandra Marzari, Presidente Vero Volley, che ha annunciato l’approvazione della filiera durante l’evento.
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